La ministra del Lavoro Calderone: «Già attivi centinaia di migliaia di posti per la formazione e decine di migliaia di offerte occupazionali». Ecco la guida

Oggi parte il nuovo Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) che sostituirà il Reddito di cittadinanza a partire dal prossimo anno. Istituita dal ministero del Lavoro e sviluppata dall’Inps, la piattaforma è attiva da questo settembre per aiutare i cittadini con percorsi personalizzati per trovare un lavoro. La ministra del Lavoro Marina Calderone fa sapere che «sono già attivi centinaia di migliaia di posti per corsi di formazione e decine di migliaia di offerte occupazionali». E che il governo sta avviando un tavolo tecnico permanente con le regioni in modo tale che la formazione sia adeguata alla domanda. Non si tratta di un click day, il sistema è attivo dal primo settembre, ma le domande possono essere presentate anche nei giorni a seguire. Non ci sono limiti di tempo o un numero massimo di persone che possono essere coinvolte.

Chi può accedere alla piattaforma

L’accesso alla piattaforma è destinato a coloro che percepivano il vecchio Reddito di cittadinanza ma che sono ritenuti idonei al lavoro. Successivamente, dal 1° gennaio 2024, si aggiungeranno anche i beneficiari dell’assegno di inclusione. La ministra Calderone fa sapere che «i numeri a nostra disposizione ci dicono che possiamo gestire quanti usciranno dal reddito di cittadinanza entro fine anno». Ma puntualizza: «Non promettiamo un ‘lavoro di Stato’, ma chi presenterà la domanda sarà preso in carico tempestivamente dal Cpi e dalle Agenzie».

Come si accede

Prima di accedere è necessario fare la verifica dei requisiti e la richiesta di attivazione della misura sul sito dell’Inps. Oppure ci si può rivolgersi ai Patronati o dal 1 gennaio 2024 anche ai Caf. Per entrare nel portale è necessario accedere tramite Spid o Carta d’identità elettronica. A quel punto si compila il cv e il Pad, patto di attivazione digitale, che comporta la compilazione della Did, dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, e poi la scelta di un Cpi, centro per l’impiego, la selezione di almeno tre Agenzie per il Lavoro, e infine l’autorizzazione al trattamento dei dati. I dati vengono così inviati in automatico ai centri per l’impiego e alle Agenzie per il lavoro indicate, e il beneficiario dovrà sottoscrivere il Patto per il servizio personalizzato e aderire a un Programma di politica attiva. Con l’avvio di una delle politiche attive, che può essere formazione, tirocini o progetti utili alla collettività ha anche inizio l’erogazione del beneficio mensile pari a 350 euro al mese lungo la durata del corso o dell’attività per un massimo di 12 mesi.